Record Sinner 2024: un’annata memorabile
Il 2024 è stato l’anno dei record Sinner, messi in fila in tutti i più prestigiosi tornei. La performance del tennista italiano è migliorata progressivamente, riuscendo a salire sul tetto del mondo. Ha affrontato campioni che hanno scritto la storia di questa disciplina sportiva ed è riuscito a batterli. Ciò che impressiona maggiormente, tuttavia, è la continuità. Scopriamo dunque quali sono i primati di Jannik in questa annata d’oro.
Le Finals a Torino
Nel circuito ATP i record Sinner non si contano quasi più. Partiamo dai successi più recenti, ovvero le Finals a Torino. In questa competizione sono presenti i top 8 al mondo. L’azzurro è riuscito a battere l’australiano Alex de Minaur, liquidandolo in due set 6-3, 6-4. Successivamente ha vinto una prima volta contro Taylor Fritz 6-4, 6-4.
Poi è stata la volta del russo Daniil Medvedev con un sonoro 6-3, 6-4 e del norvegese Casper Ruud in semifinale, chiudendo il conto con un agevole 6-1, 6-2. Non perdere nemmeno un set rappresenta un’impresa incredibile, ripetuta peraltro in finale, quando di fronte si è ritrovato l’americano Taylor Fritz chiudendo 6-4, 6-4. È dal 1986 che un tennista non lascia nemmeno un set sul terreno di gioco; in quell’anno fu l’indimenticato Ivan Lendl a riuscirci.
Ma ecco che entriamo nel vivo dei record Sinner, unico italiano a trionfare nelle Finals. A livello internazionale è il primo della cosiddetta generazione Z, nato negli anni 2000, a portare a casa il trofeo. Tornando ai parallelismi, solo Andy Murray nel 2016 riuscì ad alzare la coppa in casa.
In futuro ci saranno ancora primati da battere, a partire da quello di Novak Djokovic che ha archiviato 7 titoli, Federer con 6 trionfi e il pari merito tra Sampras e Lendl a 5.
I record Sinner e la storia del tennis italiano
Restando ai numeri di casa, i record Sinner non hanno pari con il tricolore. La prima cosa che balza agli occhi, indubbiamente, è il ranking di n.1 al mondo. Nel corso della carriera è uscito vincitore da 4 Master 1000 e, per renderci conto della dimensione, 3 successi appartengono proprio all’annata 2024. I Master si sono tenuti sul cemento e più precisamente a Toronto l’anno scorso, poi a Miami, a Cincinnati e a Shanghai. I 1000 vinti da Jannik lo proiettano nella diciottesima piazza, in compagnia di campioni come Edberg, Medvedev e Ferrero.
Considerando l’età, è facile ipotizzare che la distanza con gli altri italiani diventerà ancor più significativa. Nel palmarès ha già 8 tornei in più del mitico Adriano Panatta.
L’impresa del doppio Slam
Parlando dei record Sinner, dobbiamo necessariamente citare l’inedito assoluto su base nazionale nella vittoria di 2 Slam. Jannik infatti ha vinto nello stesso anno (nel singolare) l’Australian Open e lo US Open, rispettivamente nel mese di gennaio e settembre. Per trovare una parziale analogia dobbiamo nuovamente fare il nome di Adriano Panatta, che però era riuscito a vincere “soltanto” il Roland Garros nel lontano 1976. L’unica doppietta è riferibile a Nicola Pietrangeli, tuttavia in due anni distinti, ovvero il 1959 e il 1960, ben prima che iniziasse l’epoca degli Open. Anche Flavia Pennetta era riuscita a trionfare a Flushing Meadows e, ripercorrendo l’intera storia del tennis italiano nel singolare, si tratta del sesto Slam per Jannik. Va ad aggiungersi a questo elenco anche Francesca Schiavone nel 2010 a Roland Garros.
Dal 2008 ai giorni attuali, dunque, soltanto cinque tennisti al mondo sono riusciti a trionfare a Wimbledon, Roland Garros e Australian Open. Tenendo ancora presente l’era degli Open, l’altoatesino è il più giovane ad aver vinto in America e in Australia in un solo anno. Va a inserirsi quindi nell’albo d’oro insieme a Roger Federer, Novak Djokovic e Mats Wilander.
Un campione che vince da campione
Quando si raggiungono le vette più alte a livello internazionale, i paragoni vanno fatti anche in termini di costanza. Non era mai riuscito a nessuno l’impresa di vincere lo US Open occupando già la prima posizione nel ranking mondiale. Ma i record di Sinner non si fermano qui: soltanto 10 tennisti estremamente virtuosi avevano vinto 23 match nel corso di un’annata nel circuito Slam. Anche in questo caso bisogna scomodare nomi altisonanti come Rod Laver, Ivan Lendl, Mats Wilander, Pete Sampras, Andre Agassi, Andy Murray, Rafael Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic.
I record Sinner che lo consacrano già a livello di leggenda
Le pagine nella storia tennistica scritte dai record Sinner sono più che sufficienti per esaltarne le prestazioni. Il 2024, come abbiamo già detto, è stata un’annata impareggiabile. Se sei cuorioso e vuoi sapere quanto guadagna Sinner, leggi il nostro articolo. Quest’anno Jannik è diventato il terzo campione a conquistare per la seconda volta il titolo Slam, successo archiviato solo da Jimmy Connors e Guillermo Vilas rispettivamente nel 1974 e nel 1977.
Pertanto è entrato di diritto nell’élite delle leggende attualmente in attività con più di uno Slam in carriera. In questa superba classifica fa compagnia a Stan Wawrinka, Carlos Alcaraz, Rafa Nadal e Nole Djokovic. Appena 8 tennisti erano riusciti da numero uno a trionfare allo US Open e si trattava di Nadal, Djokovic, Federer, Sampras, Lendl, McEnroe e Connors.
Giovani talenti a confronto
Ciò che stupisce maggiormente è l’età, perché a 22 anni era già riuscito a mettere a segno 11.000 punti nel tabellone ATP, terminando l’annata con 11.830 punti. Il dominio in questo circuito può essere confrontato solo ed esclusivamente con le leggende già citate.
Nel conteggio totale, Sinner è il ventinovesimo in assoluto a raggiungere il primato mondiale ATP e il quattordicesimo tenendo conto del fattore anagrafico. Per quanto riguarda l’età, si piazza poco dietro a Carlos Alcaraz e davanti a Ivan Lendl.
Alcaraz aveva conquistato questo primato a 19 anni e 4 mesi, mentre Sinner è arrivato a 22 anni e 9 mesi.
Lo scorso febbraio è entrato nella Top 3 mondiale a soli 22 anni e mezzo. Anche qui, per fare una similitudine, occorre citare Boris Becker, Bjorn Borg e Agassi, che a 18 anni arrivarono così in alto, oltre a Carlos Alcaraz e Rafa Nadal, che raggiunsero l’obiettivo a 19 anni.
Riepilogo dei record di Sinner
- Numero 1 al mondo: il 10 giugno 2024 Sinner è diventato il primo italiano a raggiungere la vetta del ranking ATP, superando dunque Novak Djokovic.
- Stagione chiusa al primo posto: ha mantenuto il primo posto nel ranking fino a fine anno, celebrando il traguardo a Torino con un premio speciale dall’ATP.
- ATP Finals dominate: ha vinto il titolo senza perdere un set (un’impresa che mancava dal 1986 con Ivan Lendl) e ha perso solo 33 game, stabilendo un nuovo record.
- Vittoria delle ATP Finals in casa: settimo tennista della storia a trionfare nel proprio Paese.
- 70 vittorie in una stagione: primo italiano a raggiungere questo traguardo, con la miglior percentuale di successi dal 2015.
- Leader per vittorie nel 2024: con 70 successi ha superato tutti gli altri giocatori, tra cui Alexander Zverev (69).
- 8 titoli in un anno: nessun altro italiano aveva mai conquistato così tanti tornei in una sola stagione.
- Titoli conquistati nel 2024: Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati, US Open, Shanghai, ATP Finals.
- 2 Slam nello stesso anno: primo italiano a vincere nella stessa stagione Australian Open e US Open.
- Imbattibile sul cemento: ha vinto 7 tornei su questa superficie nel 2024, entrando in un ristretto club di campioni come Agassi, Sampras, Federer e Djokovic.
- Primato sui campi in cemento: ha totalizzato 50 vittorie su questa superficie, un’impresa raggiunta solo da pochi tennisti dal 2000.
- Paragone con i grandi: terzo giocatore nell’era Open (dopo Federer e Djokovic) a vincere Australian Open, US Open e ATP Finals nella stessa stagione; il più giovane a farlo.
Il futuro dei record Sinner: un talento destinato a primeggiare ancora a lungo
Jannik Sinner ha ampiamente dimostrato nel 2024 che i successi non sono solo il frutto di una stagione particolarmente fortunata. Il risultato, infatti, è la diretta conseguenza di un percorso costruito con fatica, impegno, dedizione, costanza e talento. I traguardi raggiunti sono già parte integrante della storia tennistica italiana e internazionale, ma ciò che colpisce è la sensazione ampiamente condivisa che il meglio debba ancora venire.
Ricordiamo che Sinner è un classe 2001, cioè ha compiuto 23 anni il 16 agosto. La capacità di mantenere un livello di eccellenza in ogni torneo e l’intraprendenza con qualsiasi avversario fanno intravedere concrete possibilità di mettere a segno ulteriori imprese. L’approccio sportivo è un mix strategico tra freddezza e continuità, con margini di crescita potenzialmente enormi.
Nel palmarès potrebbero entrare altri titoli 1000 e primati nel circuito ATP che sembrano essere a portata di mano. Per i giovanissimi atleti, i record Sinner sono fonte di ispirazione e il 2024, come si augurano tutti gli amanti del tennis italiano e mondiale, potrebbe addirittura non essere l’apice della carriera.