Quanto guadagna chi vince l’Europa League

Nell’approfondimento che segue andiamo a scoprire quanto guadagna chi vince l’Europa League. La competizione porta con sé importanti novità nella distribuzione dei premi, in seguito all’adozione del nuovo “format svizzero” con 36 squadre che prendono parte al torneo.
Il montepremi complessivo destinato ai club è aumentato a 565 milioni di euro, rispetto ai 465 milioni di euro del ciclo precedente, con un incremento netto del 21,5%. La crescita economica è dovuta all’importanza dell’evento sportivo e al rinnovato interesse da parte di tifosi, sponsor e broadcaster.
La nuova struttura dei ricavi, inoltre, assicura una ripartizione più equa tra le squadre partecipanti, riducendo il divario economico con altre competizioni europee, prima fra tutte la Champions League.
Distribuzione del montepremi di Europa League
Il montepremi della UEFA Europa League viene distribuito seguendo tre criteri principali, con una maggiore equità rispetto al passato. L’obiettivo primario è garantire una suddivisione più bilanciata tra i club partecipanti, indipendentemente dal blasone storico o dal valore del mercato televisivo nazionale.
Il sistema adottato mira a premiare maggiormente i risultati sportivi anziché i fattori esterni. Ecco qual è la struttura.
- Quota di partenza: 27,5% del montepremi totale (155 milioni di euro)
- Importi fissi relativi alle prestazioni: 37,5% (212 milioni di euro)
- Nuovo criterio di distribuzione che sostituisce il ranking decennale e il market pool: 35% (198 milioni di euro)
Si tratta dunque di un incentivo per la competitività tra le squadre, garantendo che i successi ottenuti sul campo abbiano un impatto diretto sui guadagni. Ciò avviene indipendentemente dal prestigio del club o dal suo bacino d’utenza televisivo.
I premi per il vincitore dell’Europa League
Il club che conquista il titolo di campione in Europa League ha l’opportunità di ottenere un montepremi davvero significativo. Ecco quali sono le diverse voci di guadagno che premiano ogni fase del torneo.
- Quota di partecipazione alla fase a gironi: 4,31 milioni di euro
- Bonus per risultati nella prima fase: 450.000 euro per ogni vittoria e 150.000 euro per ogni pareggio nelle 8 partite garantite (ad esempio, con 6 vittorie e 2 pareggi si otterrebbero circa 3 milioni di euro)
- Qualificazione agli ottavi di finale: 1,75 milioni di euro
- Accesso ai quarti di finale: 2,5 milioni di euro
- Semifinale: 4,2 milioni di euro
- Finale: 7 milioni di euro
- Vittoria della finale: 7 milioni di euro aggiuntivi
Sommando queste cifre, un club che alza il trofeo senza sconfitte potrebbe incassare circa 29,76 milioni di euro, escludendo le entrate addizionali derivanti dalla ripartizione dei diritti televisivi e dagli sponsor.
Confronto tra quanto guadagna chi vince l’Europa League oggi e le edizioni precedenti
Rispetto agli anni precedenti il montepremi della UEFA Europa League ha subito un incremento significativo. Durante il ciclo 2021-2024 la competizione metteva in palio un totale di 465 milioni di euro, una cifra sensibilmente inferiore rispetto ai 565 milioni di euro previsti attualmente.
Il vincitore della finale, in quegli anni, riceveva 4 milioni di euro, mentre ora il premio è quasi raddoppiato, arrivando a 7 milioni di euro. Complessivamente, quindi, considerando l’intero percorso dalla fase a gironi alla vittoria finale, i guadagni per il club campione sono passati da circa 25 milioni di euro a quasi 30 milioni di euro.
L’incremento dei premi rende la competizione più interessante per le squadre partecipanti, sia dal punto di vista economico sia da quello sportivo. Il cambiamento è frutto della strategia UEFA che pone l’attenzione anche sulla seconda competizione continentale per club. Lo scopo è ridurre il gap con la Champions League, che resta comunque la manifestazione di massimo prestigio.
Introiti economici previsti per le altre competizioni europee
Per capire meglio il valore economico della vittoria in Europa League è utile confrontarla direttamente con la Champions League, dove i ricavi sono i seguenti.
- Quota di partecipazione alla fase a gironi: 18,6 milioni di euro
- Le vittorie e gli avanzamenti verso la finale possono portare il club che trionfa a incassare fino a 83 milioni di euro
Nonostante l’aumento dei premi, la Champions League resta di gran lunga la competizione più remunerativa. La nuova struttura dell’Europa League, tuttavia, la rende sempre più attraente per le squadre di alto livello che non riescono a qualificarsi per la massima competizione continentale.
Le conseguenze economiche della vittoria in Europa League
Oltre al premio in denaro, vincere l’Europa League comporta vantaggi che vanno ben oltre l’aspetto economico immediato.
Il club vincitore ottiene l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions League, un’opportunità che può comportare un guadagno significativo. La partecipazione alla massima competizione europea, come già anticipato, garantisce una quota iniziale di 18,6 milioni di euro e altri premi davvero generosi.
Parallelamente agli aspetti economici, vincere l’Europa League porta anche una maggiore visibilità internazionale, che poi si traduce in un aumento dell’attrattività per sponsor e tifosi.
Il successo in Europa, soprattutto in una competizione di questa portata, può incrementare notevolmente l’interesse di nuovi partner commerciali, con un ampliamento del merchandising e delle sponsorizzazioni. La reputazione internazionale del club cresce, che significa nuove occasioni di collaborazione con brand commerciali internazionali.
L’ultimo aspetto da rimarcare è la valorizzazione dei giocatori in rosa. La visibilità che deriva da una vittoria in Europa League può far aumentare il prezzo del cartellino dei calciatori e il valore di mercato. Un giocatore che ha contribuito a un trionfo europeo diventa automaticamente più interessante per club di maggiore livello, portando così a potenziali trasferimenti e offerte da squadre di primissimo piano.
In questo modo il successo in Europa League rafforza la squadra in termini di risorse finanziarie a breve e lungo termine.