21 Dicembre 2024

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Centrocampisti spagnoli: i fuoriclasse di oggi

centrocampisti spagnoli

La Spagna continua ad essere una fucina di talenti per il calcio mondiale, soprattutto nel reparto di centrocampo. Il Paese, negli ultimi anni, ha letteralmente dominato la scena internazionale con il “tiki-taka”. I passaggi precisi e la capacità di leggere i tempi di gioco sono state le caratteristiche chiave dei successi nelle competizioni più importanti. Nomi come Xavi, Iniesta e Busquets hanno lasciato un’eredità pesante, che tuttavia è stata raccolta dalle nuove leve. Scopriamo dunque chi sono i 10 centrocampisti spagnoli più del momento.

10 – Sergio Canales

Veterano dal tocco raffinato e dalla grande visione di gioco, Sergio Canales del Monterrey rappresenta l’eleganza del calcio spagnolo. Dopo aver affrontato una carriera prestigiosa, Canales ha trovato nel Real Betis la stabilità necessaria per brillare. La sua abilità nel trovare spazi e creare occasioni lo rende un giocatore insostituibile per il club andaluso.

Nonostante la forte concorrenza, Canales ha giocato nella Spagna in diverse competizioni, portando esperienza e leadership in un gruppo giovane. È un maestro dei calci piazzati, che sa trasformare i calci di punizione grazie al suo micidiale sinistro.

9 – Pablo Fornals

Passato dalla Liga alla Premier League, Pablo Fornals si è evoluto in un centrocampista completo e polivalente con il West Ham United. In Inghilterra ha collezionato oltre 150 presenze segnando per la prima volta contro il Leicester City. La sua capacità di adattarsi a diversi ruoli, dal trequartista al mediano, lo ha reso un elemento fondamentale per il club londinese. West Ham lo ha acquistato dal Villareal per 12 milioni di sterline nel 2019. Gli Hammers hanno proposto un contratto di 5 stagioni al talento classe 1996.

Nel suo palmares rientrano una UEFA Conference League con la maglia del West Ham nell’edizione 2022-2023 e un campionato d’Europa con l’Under 21. Nel 2019 gli Europei della selezione minore si giocavano proprio in Italia e la Spagna uscì trionfante.

8 – Martin Zubimendi

Spesso indicato come il futuro erede di Sergio Busquets, Martin Zubimendi è un regista dalle caratteristiche uniche. Cresciuto nelle fila della squadra Real Sociedad, è una pedina fondamentale per la compagine basca, che grazie a lui ha raggiunto posizioni di vertice nella Liga, qualificandosi anche nelle coppe europee. La carriera conta 113 presenze in campionato con la Real Sociedad, 11 nelle Coppe nazionali, 18 in UEFA Europa League e una in Supercoppa di Spagna, per un totale di 143 partite giocate e 4 reti messe a segno.

Con la nazionale maggiore debutta nel 2021 in occasione dell’amichevole contro la Lituania. Successivamente, a partire dal 2023, viene inserito in pianta stabile nel giro della Spagna con le qualificazioni a Euro 2024. Gioca in Nations League e riesce ad alzare il trofeo insieme ai suoi compagni, pur non essendo mai schierato. Il primo gol con la Spagna è datato 2024 proprio in Nations League nel match che vedeva contrapposta la Danimarca.

7 – Dani Olmo

Dani Olmo combina tecnica e creatività con una straordinaria visione offensiva. Nato come trequartista, è in grado di giocare anche sulle fasce o come falso nove. Vanta una enorme intelligenza tattica ed è un predestinato. Infatti è il figlio di Miquel Olmo che di mestiere fa l’allenatore, benché abbia giocato nelle serie minori della penisola iberica. Il controllo di palla, il dribbling e la conclusione impeccabile sono le sue peculiarità migliori. Il quotidiano The Guardian nel 2019 lo indica come uno dei migliori campioni classe 1998.

Inizia la sua carriera alla Dinamo Zagabria e passa poi al Lipsia segnando per la prima volta in Coppa di Germania contro l’Eintracht Francoforte. È anche autore nella Supercoppa tedesca di una bellissima tripletta vinta contro un club blasonato come il Bayern Monaco. Gli occhi del Barcellona si concentrano su di lui e i blaugrana acquisiscono il suo cartellino per più di 50 milioni di euro. Con la Dinamo ha vinto 5 campionati, 3 coppe e una Supercoppa in Croazia, per poi trasferirsi in Bundesliga e trionfare per ben 2 volte nella coppa e nella Supercoppa con il Lipsia. A livello di nazionale è campione europeo Under 21, argento olimpico a Tokyo 2020, campione in UEFA Nations League e campione d’Europa.

6 – Thiago Alcántara

La classe senza tempo di Thiago Alcántara è ancora un punto di riferimento nel calcio europeo. Benché abbia passaporto spagnolo, è nato in un comune della provincia di Brindisi. Suo padre infatti era un brasiliano tesserato dal Lecce. Peraltro è anche il fratello di Rafinha, perciò il calcio è un vizio di famiglia. Gioca nella zona mediana del campo e può svolgere sia il ruolo di contenimento sia la costruzione della manovra. Dalla grande distanza riesce a segnare reti superbe. Cresce nel Barcellona B e passa poi alla prima divisione nel 2009. Il primo gol nel campionato spagnolo è frutto di un assist del campione Lionel Messi. Si trasferisce poi al Bayern Monaco nel 2013 per più di 20 milioni di euro. Di lì a poco ci sono anche gli infortuni a complicare la situazione ma riesce a riprendersi e cala il poker insieme alla squadra. Il Bayern infatti vince la Coppa di Germania, la Coppa del mondo per Club, la Supercoppa UEFA e lo scudetto.

Gioca anche in nazionale e termina la sua carriera nel Liverpool che lo tessera nel 2020 per più di 22 milioni di euro. Gioca fino a 33 anni e lascia il calcio a luglio del 2024. Trattandosi di un calciatore che ha recentemente appeso le scarpe al chiodo, lo inseriamo comunque nella lista dei 10 centrocampisti spagnoli attuali di maggior rilievo.

5 – Fabian Ruiz

Una conoscenza del calcio italiano è senza dubbio Fabian Ruiz. Gli osservatori lo paragonano addirittura all’argentino Redondo. È un mancino che gioca in modo ordinato e che non disdegna l’inserimento in avanti. Vanta un’ottima rapidità, con tempi di gioco perfetti e una tecnica eccellente. Sulla mediana può districarsi senza alcun problema e trova impiego in varie parti del campo. Inizia con il Betis e passa poi in prestito nel 2017 all’Elche. Nel 2018 il Napoli lo ufficializza in rosa sobbarcandosi l’onere di pagare la rescissione. Dall’Italia si trasferisce nella capitale francese, con il Paris Saint-Germain che gli offre un quinquennale.

È attivo anche con la nazionale, campione d’Europa Under 21, con la selezione maggiore in Germania 2024 e in UEFA Nations League. Ha ricevuto riconoscimenti a livello individuale come miglior giocatore nell’Europeo in Italia nel 2019 con l’Under 21 e come XI All Star Team ad Euro 2024. 

4 – Mikel Merino

Mikel Merino è stato una delle colonne portanti in forza alla Real Sociedad. La sua abilità nel recupero palla, associata a una grande capacità di inserimento, lo rende uno dei centrocampisti più completi della Liga. Già nel biennio dal 2014 al 2016 muove i primi passi con l’Osasuna dove colleziona circa 70 presenze. Il Borussia lo mette nel mirino e lo acquista per poco meno di 4 milioni di euro accaparrandoselo solo per 5 anni. Dalla Germania vola in Inghilterra in prestito al Newcastle, club che lo riscatta pochi mesi dopo.

Torna nella penisola iberica con la Real Sociedad nel 2018 e consolida il suo talento con 180 presenze e 18 reti. Nel 2024 passa all’Arsenal per una cifra significativa che si attesta intorno ai 30 milioni di sterline. In nazionale maggiore gioca a partire dal 2020 ed esordisce in Nations League contro un rivale storico come la Germania. Nell’impegno vinto per 6 a 0 con Cipro riesce a realizzare la prima rete.

3 – Gavi

Giocatore instancabile e pieno di grinta, Gavi è il simbolo della nuova generazione del Barcellona. In giovane età è già un punto di riferimento nel club e in nazionale. Ha un’energia inesauribile e una tecnica sopraffina, quindi è perfetto per il calcio di possesso del Barcellona e della Spagna. Ai blaugrana arriva dopo aver giocato nelle giovanili del Betis. Dopodiché non si muove più dal Barcellona perché Ronald Koeman ha molta fiducia in lui. Subentra a nomi del calibro di Sergi Roberto e Sergio Busquets. Va a segno per la prima volta nel 2021 in Primera División di fronte al pubblico del Camp Nou.

La convocazione in nazionale arriva a settembre del 2021 per opera del mister Luis Enrique. Gioca contro l’Italia in UEFA Nations League fissando un primato importante. A poco più di 17 anni infatti diventa il più giovane ad esordire con la Roja. Anche con la maglia della Spagna riesce ad andare in gol contro la Repubblica Ceca in UEFA Nations League. Sarà poi Lamine Yamal a battere il record del compagno nel 2023.

2 – Pedri

Spesso descritto come il nuovo Iniesta, Pedri è un centrocampista dalla visione di gioco eccezionale. La sua capacità di creare occasioni da gol con passaggi millimetrici lo indentifica come un talento raro. Pedri è già considerato il regista del futuro del club, con la responsabilità di guidare il centrocampo per gli anni a venire. Parte dalle giovanili del Las Palmas nel 2018 e diventa un professionista in modo molto precoce a soli 16 anni. Lo scouting attento del Barcellona guarda con interesse la seconda divisione e mette sul piatto 5 milioni di euro per tesserare il giovanissimo talento. Pedri non viene portato subito a Barcellona ma viene lasciato in prestito. Solo successivamente si scoprirà che l’affare era già andato in porto. A 17 anni scende in campo nella Primera División agli ordini di Ronald Koeman, andando a sostituire Philippe Coutinho. In Champions League l’esordio è stellare, con un gol all’attivo e un assist di tacco servito a Lionel Messi. Appena diciottenne, viene inserito nel 2021 tra i 30 papabili per la consegna del Pallone d’Oro.

Anche con la nazionale porta il proprio contributo e colleziona nel palmarès un argento olimpico a Tokyo 2020 e un campionato d’Europa in Germania 2024. All’Europeo del 2020 viene anche eletto miglior giovane della competizione.

1 – Rodri

La lista dei 10 centrocampisti spagnoli del momento non poteva escludere certamente Rodri. Definirlo un giocatore completo è addirittura riduttivo. Il ritmo che impone con la palla al piede è superbo, i suoi passaggi sono precisissimi ed è un leader indiscusso. Oltre il campo è anche un ragazzo intelligente perché, durante gli impegni nelle giovanili della squadra del Villarreal, riesce a laurearsi in management aziendale. Può giocare a guardia del reparto arretrato e persino come difensore. In fase di costruzione del gioco diventa un punto di riferimento e può lanciare la palla in avanti raggiungendo i compagni dalla lunga distanza. È forte dal punto di vista fisico, recupera tantissimi palloni, tira anche da fuori ed è un pericolo in versione offensiva nel gioco aereo. La sua carriera inizia a Villarreal, prosegue all’Atletico Madrid e continua al Manchester City. Il 28 ottobre riceve il Pallone d’Oro, che mancava in Spagna dal 1960. Anche per il Manchester City è la prima volta in assoluto che un tesserato viene insignito del prestigioso trofeo.

I primati includono 2 Community Shield, 2 Coppe di Lega inglese, una Coppa d’Inghilterra e 4 scudetti. A livello internazionale vanta 2 Supercoppe UEFA di cui una con l’Atletico Madrid e una con il Manchester City, una Champions League e una Coppa del mondo per Club con il City. Con la Roja vince la UEFA Nations League ed Euro 2024. I riconoscimenti individuali sono altrettanto numerosi e culminano proprio nel Pallone d’Oro 2024.

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