4 Dicembre 2024

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Centrocampisti inglesi top del momento

centrocampisti inglesi

Le caratteristiche dei centrocampisti inglesi sono apprezzate da sempre. Il calcio che si gioca in Premier League è veloce e l’arbitraggio spesso lascia correre i contrasti più duri. A tal proposito, i talenti si trovano a dover associare doti atletiche e solidità. La storia è costellata di fuoriclasse che hanno contribuito a scrivere pagine memorabili in questa disciplina sportiva. Ancora oggi, tuttavia, il campionato produce nuove figure chiave a livello europeo e internazionale. Scopriamo dunque chi sono i top 10 centrocampisti inglesi, dove giocano e in quali club militano.

10 – Harvey Elliott

Iniziamo la carrellata con Harvey Elliott, un atleta che trova impiego in varie zone del campo. Benché sia corretto inserirlo tra i calciatori inglesi con maggiori prospettive di crescita, il suo ruolo è anche quello di attaccante. È un piede sinistro ma viene schierato anche a destra in fase offensiva.

Calcisticamente nasce nelle giovanili del QPR e passa poi al Fulham. Esordisce nel 2018 diventando il più giovane della squadra a debuttare ufficialmente. Di lì a poco assaggia anche il campo della Premier League contro il Wolverhampton, quando ha ancora 16 anni e mezzo. Purtroppo la stagione non va particolarmente bene e il Fulham retrocede. Il Liverpool mette gli occhi su di lui e lo acquista nel 2019, inserendolo tra i titolari nell’impegno contro il Napoli in amichevole. L’anno successivo si trasferisce al Blackburn in prestito, per tornare poi in pianta stabile al Liverpool. Jurgen Klopp lo monitora con attenzione ma il giovane si fa male ed è costretto a uno stop, dal quale tornerà pienamente riabilitato.

9 – Jacob Ramsey

Un altro talento del calcio inglese è Jacob Ramsey, centrocampista di ruolo nato a Birmingham nel 2001. La sua carriera inizia prestissimo e, ad appena 6 anni, viene inserito nell’Aston Villa. È proprio qui che firma un vero contratto quando è appena maggiorenne. Passa con i professionisti e gli viene riconosciuto il premio come miglior calciatore proveniente dal vivaio. Avendo una concorrenza piuttosto agguerrita, conquistarsi un posto diventa piuttosto complesso. La società decide quindi di vincolarlo con un nuovo contratto e mandarlo in prestito al Doncaster. L’esperienza è positiva e mette a segno tre reti nel corso della stagione.

Torna in forza all’Aston Villa, dimostrando di essere in grado di competere a grandi livelli. Ramsey è campione d’Europa Under 21 con la nazionale inglese.

8 – James Ward-Prowse

Il calciatore predilige il ruolo di regista, ha un tocco del pallone eccellente e una precisione da fuoriclasse. All’occorrenza può essere anche utilizzato in fase difensiva sulla mediana arretrata. Altre capacità che fanno di lui un validissimo calciatore sono la concretezza unita alla visione di gioco. Sotto porta è pericoloso, soprattutto per quanto concerne le punizioni. In Premier League ha un primato personale, attestandosi al secondo posto assoluto con 17 calci piazzati andati a segno.
Con il Southampton timbra il cartellino per quasi 350 partite in più di 10 anni. Poi passa al West Ham nel 2023.

L’interesse dei club cresce a dismisura, incluso l’Aston Villa. Viene però mandato in prestito nel mercato estivo del 2023 al Nottingham Forest. Riesce ad andare a segno anche con la maglia della nazionale nella facile partita vinta per 5-0 in casa con San Marino.

7 – Conor Gallagher

Come spesso accade per i migliori centrocampisti inglesi del momento, anche Conor Gallagher ha visto sfumare per un soffio il trofeo europeo con la nazionale. La selezione inglese è sempre competitiva ma c’è un’anomalia collegata alle vittorie sul campo, che troppo spesso scappano di mano nelle fasi finali. È comunque vice-campione d’Europa nel 2024 e con il club vanta una lunga esperienza iniziata nelle giovanili del Chelsea. Successivamente viene inviato in prestito per ben tre volte: al Charlton, allo Swansea City e al West Bromwich. Torna poi al Chelsea nel 2022 e punisce gli ex compagni di squadra con una doppietta contro il Crystal Palace.

Le presenze al Chelsea sono più di 70 e ad agosto del 2024 passa all’Atletico Madrid con un contratto che lo lega fino al 2029. È un brutto cliente per la compagine che lo fronteggia, dal momento che non si risparmia nei contrasti. Anche i passaggi sono il suo forte ed è un centrocampista che può dare un contributo significativo in ogni partita.

6 – Kalvin Phillips

Le origini di Kalvin Phillips sono per metà irlandesi e per metà giamaicane. Gioca prevalentemente sulla mediana arretrata e, proprio per questo, trova impiego anche nelle difese, sempre al centro della linea. Un paragone altisonante lo accosta a un campione molto conosciuto in Italia: il suo soprannome, infatti, è “Yorkshire Pirlo”.

Il debutto nel Leeds risale al 2015 ma nel 2022 viene tesserato dal Manchester City, firmando un contratto di 6 anni. Seguono due prestiti allo West Ham e all’Ipswich Town. Phillips avrebbe potuto scegliere di vestire la maglia della Giamaica, tuttavia Gareth Southgate lo convoca con la nazionale inglese e lo fa esordire in Nations League.

5 – Jordan Henderson

Chi l’ha detto che la Saudi Pro League è una “discarica” per calciatori a fine carriera? Jordan Henderson è l’esempio di un classe 1990 che, dopo una lunga carriera in Inghilterra, si trasferisce sui campi sauditi per poi tornare nel calcio europeo con l’Ajax.

La sua carriera inizia nel 2008 con il Sunderland, prosegue con un prestito al Coventry City, per poi tornare alla squadra di origine nella stagione successiva. Henderson passa quindi al Liverpool per una cifra considerevole di 16 milioni di sterline. Prima del rinnovo viene scelto come vice-capitano e nel 2015 eredita la fascia da Steven Gerrard.
L’avventura in Arabia Saudita si interrompe dopo 6 mesi: Henderson richiede di tornare in Europa e l’Ajax lo accoglie con un biennale.

4 – Declan Rice

Un altro giocatore naturalizzato inglese ma di origini irlandesi è Declan Rice. Per lui gli appuntamenti con la storia della Nazionale sfumano per ben due volte, con due secondi posti agli Europei del 2021 e del 2024. Rice occupa in campo la zona immediatamente davanti alla linea di difesa, grazie a una fisicità apprezzabile e a una predisposizione al contrasto. All’occorrenza, può giocare anche come interno o in fascia.
Inizia la carriera nelle giovanili del Chelsea, per poi passare al West Ham, dove si afferma come leader. Nel 2023 viene acquistato dall’Arsenal, diventandone presto un elemento fondamentale, spesso decisivo nelle partite cruciali.

3 – Mason Mount

Centrocampista con spiccate doti offensive, Mason Mount è prezioso anche in fase realizzativa. Dotato di una tecnica eccellente, è spesso paragonato a grandi del passato come Frank Lampard. La sua carriera inizia nel vivaio del Chelsea, ma viene mandato in prestito al Vitesse in Olanda e, successivamente, al Derby County nella stagione 2018-2019. Tornato al Chelsea, colleziona oltre 100 presenze e segna 27 gol, tra cui una rete decisiva contro il Porto nei quarti di Champions League.

Nel 2021 vince la Champions League da titolare, fornendo anche l’assist decisivo nella finale. In Premier League si distingue con una tripletta che gli vale il premio di miglior calciatore della squadra nella stagione 2021-2022. Nel 2023 passa al Manchester United.

2 – Jude Bellingham

Un nome ormai noto a livello globale, Jude Bellingham è considerato una delle superstar del calcio moderno. Cresciuto nel settore giovanile del Birmingham City, debutta presto nella squadra maggiore, mettendo in mostra qualità eccezionali: dribbling, visione di gioco, tiro e grinta. Nel 2020 passa al Borussia Dortmund, dove segna il suo primo gol in Bundesliga e, poco dopo, va in rete anche in Champions League contro il Manchester City a soli 17 anni. Nel 2023 il Real Madrid lo acquista per una cifra record di 130 milioni di euro più bonus.

Con la nazionale Bellingham inizia nell’Under-16 e prosegue fino alla selezione maggiore, diventando uno dei leader del gruppo e partecipando a due finali europee nel 2021 e 2024.

1 – Phil Foden

Considerato da molti il talento più brillante del calcio inglese, Phil Foden deve molto a Pep Guardiola, che lo ha trasformato in un centrocampista eccezionale. Trequartista naturale, è micidiale al tiro e può essere impiegato come esterno o in supporto all’attacco.

La sua carriera si è sviluppata interamente nel Manchester City, dalle giovanili alla Champions League. Con la nazionale inglese Foden ha percorso tutte le categorie, dall’Under-16 all’Under-21, fino all’esordio con la squadra maggiore in UEFA Nations League nel 2020. Dopo un iniziale episodio di indisciplina, si fa perdonare con prestazioni eccezionali, segnando anche ai Mondiali contro il Galles e fornendo assist decisivi nella vittoria sul Senegal in Qatar 2022.

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